Monastero Carmelo Sant'Anna

Carpineto Romano

Fr. Andrea Baronchelli

Nel nome di nostro Signore Gesù Cristo e di nostra Signora la vergine Maria sempre intatta.
Dio prima di tutto e sopra tutte le cose del mondo.
Amen, Gesù.
Così san Giovanni di Dio iniziava ogni suo scritto, a sua imitazione
rivolgo a voi tutte care sorelle questo suo saluto.
A me, cara Madre Elvira e sorelle, corre l’obbligo di ringraziarvi
per l’ospitalità e l’accoglienza privilegiata che mi avete riservato
come fratello integrante presso la vostra comunità.
Con voi in questi giorni ho vissuto nella preghiera e nella contemplazione di Dio e della sua Parola.
Confrontandomi con questa Parola di Dio ci si accorge quanto siamo piccoli e ancora lontani dal vivere nella verità.
La mia presenza in mezzo a voi, in questo monastero, è per me un segno tangibile e visibile del Signore,
ha voluto mettervi al mio fianco, ci ha permesso di incontrarci e con voi iniziassi un cammino nuovo in questo tempo forte di Avvento,
tempo di preghiera e di vigilanza.
E’ il tempo favorevole per scuoterci dal nostro torpore umano,
è il tempoi favorevole ad uscire a volte dalla nostra superficialità religiosa,
ma è anche il tempo che ci indica che il Signore viene a salvarci.
Egli verrà in mezzo a noi, è il Dio che si è fatto uomo ed è un Dio per l’uomo.
Mi tornano alla mente le parole di s. Agostino: Tu Signore ci hai fatti per te,
e il nostro cuore è inquieto finchè non riposa in Te”, e ancora “corri alla fonte” come cerve assetate alle sorgenti delle acque
in questo tempo di Avvento noi troviamo Maria, la madre di Gesù.
Ella ci guida verso la fonte della speranza, della salvezza e della vera vita,
Gesù Cristo,il figlio di Dio divenuto uomo per salvare l’umanità intera.
Cara Elvira, confesso che ero molto titubante nel chiederti se eri disposta nel guidarmi nella meditazione, questa novena a Maria ha superato
questo ostacolo di titubanza mettendo Lei al centro della mia riflessione.
E con tutti i Padri della chiesa anche noi possiamo affermare: “Maria madre delle nostre comunità”, e la certezza che Maria è
veramente nostra madre ce lo ricorda Giovanni ai piedi della Croce sul calvario: “Donna ecco tuo Figlio”, “Figlio,ecco tua Madre”.
Care sorelle il Signore ha voluto farvi dono di una chiamata particolare, quella della contemplazione, quella dell’ascesi,
al n. 8 dell’Esortazione Apostolica “Vita consacrata” il santo Padre Giovanni Paolo II così afferma: “con la loro vita e la loro missione…
imitano Cruisto in orazione sul monte, testimoniando la signoria di Dio sulla storia, anticiando la gloria futura”.
Inoltre si legge che costiutite una ricchezza per la Chiesa, anzi, direi che siete con Maria fondamenta e colonne della Chiesa,
dove il popolo di Dio costantemente attinge per trovare forza e slancio nel ricercare una nuova evangelizzazione, tant’è vero che,
noi Fatebenefratelli abbiamo celebrato il capitolo generale due anni fa, all’insegna della nuova evangelizzazione per una nuova Ospitalità.
Ecco,perchè mi trovo qui tra voi,per attingere forza, slancio e santità.
Il nostro mondo ha bisogno di veri testimoni, papa Paolo VI con l’enciclica Evangeli Nuntiandi sottolineava: “che il nostro mondo
ha bisogno di testimoni più che di maestri e se si accettano i maestri è perchè sono dei testimoni”.
Cara Elvira, sin dal nostro primo incontro mi son permesso di darti confidenzialmente del Tu e ora come figlio di Dio e fratello
in Gesù Cristo lascia che manifesti a tutte voi sorelle sentimenti di gratitudine.
Grazie, perchè mi avete dato l’opportunità di distogliermi per un attimo dai frastuoni e dalle distrazioni della città.
Grazie, perchè mi avete distolto dal fare, dimenticando di essere,
spesse volte questo fare ci impedisce di essere capaci di trovare l’unità interiore delle due dimensioni.
Grazie, perchè nonostante il freddo della stagione siete state capaci di donarmi il calore divino,quel calore che se avremo speso bene
la nostra vita al servizio dell’Amore, al servizio della carità, l’avremo per sempre.
Grazie per l’edificazione che ho trovato in ciascuna di voi:silenzio, compostezza, servizio umile, preghiera e soprattutto per
aver trovato delle cantore di Dio.
Grazie perchè insieme abbiamo pregato il Dio della misericordia, abbiamo lodato il Dio nostro Padre fonte e sorgente di ogni bene e di bontà.
Ringrazio la nostra sorelle ammalata, sono certo che ogni giorno nella sua cella, a modo suo è sempre unita a noi nella preghiera.
Essa è per tutti noi un esempio di vita spesa nella contemplazione del Signore ed il suo nome è già scritto nella gloria di Dio.

Infine voglio umilmente chiedervi perdono. Avere un ospite, oserei dire un intruso in casa, in modo particolare questa casa dove regna il silenzio,
può diventare motivo di distrazione, di disturbo alla vostra contemplazione, se questo è avvenuto,
dal Signore già siete state perdonate.
Perdonate perchè avete accolto un fratello che era stanco, assopito, assetato e inquieto e voi l’avete rifocillato e rinvigorito.
Scusatemi.
Ma prima di lasciarvi voglio dirvi che amo immensamente il mio Ordine, l’Ordine ospedaliero di s. Giovanni di Dio
ed è a voi che lo voglio affidare.
Sostenetelo con la vostra preghiera, affinchè i suoi figli siano sempre solleciti e premurosi nel servire e amare
tutti i malati, poveri e sofferenti e siano sempre nel mondo della sanità portatori di speranza, di carità e di salvezza.
Di cuore grazie.

fra Andrea Baronchelli
dicembre 1996

Fra Andrea Baronchelli nacque a Barbariga il 31 dicembre 1948 e morì il 27 dicembre 1997, per un terribile tumore.
Lo conoscemmo in marzo 1996 quando madre Elvira fu ricoverata all’Isola Tiberina -Fatebenefratelli- al reparto otorinolaringoiatria per un sospetto tumore alla gola.
Da quel giorno fino alla morte fra Andrea è sempre stato un punto di riferimento per la nostra comunità quando passava all’Isola Tiberina.
Spesso lui è venuto al Carmelo…e venne al Carmelo anche poco prima di morire.

“Il Signore è entrato nel mio cuore
il Signore è entrato in casa mia,
nella sofferenza mi ha prescelto,
nella sofferenza mi ha prediletto” (dai suoi scritti)

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