Nasce il 1 aprile 1939, muore a Brescia il 25 febbraio 1995.
” …E così anche per me è giunta la ‘grande sera’.
Spero di vedere l’alba del ‘nuovo giorno..’
e di godere di quel Dio nel quale ho sempre creduto e sperato.
Ho amato la Chiesa, l’Azione Cattolica, il Ritrovo, i poveri…
…Agli amici vorrei dire: guardate a Cristo perchè è il solo che conta…
pregate per me”
(Dal suo testamento 25 marzo 1994)
Abbiamo conosciuto Angelo Zambelli a seguito di un articolo pubblicato -non ricordiamo la rivista- nel 1991.
Cominciò così la nostra amicizia, iniziata prima con telefonate, poi con lettere,
poi con spedizioni, infine con visite.
Da Angelo l’idea brillante di iniziare il FLOS CARMELI nel lontano 1993. E’ stato lui l’ideatore e il realizzatore
pratico -fino alla morte- della stampa. A lui poi è succeduto nella stampa l’amico Pietro Filippini, che continua
ancora oggi.
Prendiamo dal suo testamento:
“Guardando a Maria per la quale ho sempre avuto una grande devozione, mi affido nell’ora della mia morte
perchè mi ottenga la misericordia da Cristo suo Figlio e mio Redentore.
Non ho niente di buono da presentare a Dio, per questo chiedo la carità, ad amici e conoscenti,
di pregare per la mia anima e forse chissà che le preghiere dei buoni non riescano a mitigare il giudizio di Dio.
[…]
Perdonatemi se vi ho fatto del male. Il perdono lo chiedo a tutti.
In Cristo ho posto la mia speranza. Che le sorelle del Carmelo mi aiutino con le loro sante preghiere.
Qui finisce la vita di un povero cristiano.
Vi abbraccio tutti. Angiolino Zambelli
(25 marzo 1994 Annunciazione del Signore).
…Rileggendo la tua vita
questo troviamo scritto:
Dio- Fratelli;
Ritrovo Militare -Azione Cattolica.
Umile e semplice
donavi te e ai tuoi, e a tutti.
Nessun risparmio,
nessun calcolo.,
nessun rimpianto.
Nessuna atteda di risposta.
Andavi dipanando la tua vita
su vari binari tra loro paralleli:
Dio- Fratelli.
…Le tue Carmelitane
che chiamavi “sorelle”
non potranno dimenticare
quanto tu hai loro donato
con delicatezza d’intuito e di cuore.
Hanno ora in cielo:
un grande fratello,
un Santo intercessore,
un attento protettore,
un serafino d’amore che non smette di amare
perchè impariamo da lui
l’unica cosa da fare “amare!”.
sr Maria Elvira del SS.mo Sacramento, priora