Nacque a Malta il 12 febbraio 1880. Viveva a Valletta, città capitale di Malta, a pochi passi dal Santuario della Madonna del Carmine. Da bambino, secondo l’usanza del tempo, Giorgio venne incorporato nella Famiglia Carmelitana con l’imposizione dello Scapolare. Ancora giovane sentì la vocazione per il sacerdozio. Fu ordinato sacerdote il 22 Dicembre 1906.
Nei primi mesi del 1907, il giovane Don Giorgio diede inizio alla sua missione raccogliendo attorno a sé e formando un piccolo gruppo di giovani ventenni, inculcando nel loro cuore i principi morali, il timore di Dio e la consapevolezza dell’infinito amore che il Signore nutre per l’umanità. Essi costituirono il primo germoglio della Società della Dottrina Cristiana, detta comunemente MUSEUM, lettere iniziali di “Magister, Utinam Sequatur Evangelium Universus Mundus” (“Signore, che l’intero mondo segua il Vangelo!”). L’opera di Don Giorgio era ed è l’educazione religiosa dei bambini, dei ragazzi, delle ragazze e dei giovani eseguita da laici preparati. Pensiero centrale della sua spiritualità e della sua teologia era l’Incarnazione: “Verbum Dei caro factum est” (“Il Verbo di Dio si fece carne”). Prese queste parole come motto ed emblema distintivo della Società e della sua vita.
Nella sua vita cristiana Don Giorgio non si accontentava del minimo. Da bambino indossava sempre lo scapolare, da grande voleva impegnarsi di più alla sequela della Vergine Maria, diventando un Terziario Carmelitano. Si iscrisse il 21 luglio 1918 e professò il 26 settembre dell’anno successivo. Alla sua professione scelse il nome di “Franco”, come il Beato carmelitano Franco di Siena. Don Giorgio ha scelto il nome di questo beato perché riteneva se stesso un grande peccatore…… una caratteristica di molti santi. Si sentiva un vero membro della Famiglia Carmelitana a tal punto che diverse volte, nei suoi scritti, si identificò come Carmelitano, utilizzando il suo nome di Terziario al posto di quello proprio. Nel 1952, come riconoscimento alla sua infaticabile divulgazione della devozione alla Madonna del Carmine, Don Giorgio venne affiliato all’Ordine Carmelitano.
Morì all’età di 82 anni, il 26 luglio 1962, ma la sua presenza e l’influsso del suo spirito sono ancora sentite quasi in tutte le famiglie maltesi. Don Giorgio Preca è il santo dei nostri tempi, non tanto per i fatti straordinari che si ricordano della sua vita, ma soprattutto per il suo monumento vivo che è la Società del MUSEUM, oggi operante anche in Europa, Oceania, Africa e America Latina. Don Giorgio è stato un figlio degno del Carmelo, ma non tanto perché è stato un Terziario Carmelitano o perché indossava lo Scapolare e predicava la Madonna, ma piuttosto perché ha vissuto una vita di intimità e di unione con il Padre e di servizio ai fratelli sull’esempio della Vergine Maria. E’ stato beatificato da Giovanni Paolo II il 9 maggio 2001 e canonizzato il 3 giugnio 2007 da Benedetto XVI.